Un dipendente di Medline sceglie di diventare donatore di cellule staminali

18 Set
2018

Seguendo le orme del padre, anche Carsten*, dipendente Medline, ha deciso di donare le proprie cellule staminali per contribuire a salvare una vita.

Carsten, che lavora per Medline in Germania, è cresciuto con la consapevolezza che suo padre avesse salvato una vita. Il padre di Carsten era un donatore di cellule staminali e il suo gesto generoso aveva concesso una seconda possibilità di vita ad una donna canadese, con la quale aveva instaurò un lungo rapporto di amicizia. Ispirato da questa incredibile storia, Carsten all’età di 21 anni ha deciso di divenire a sua volta donatore tramite DKMS, un’organizzazione tedesca dedita alla lotta contro i tumori del sangue.

 

Tre anni dopo la sua prima donazione, Carsten ricevette una telefonata inaspettata. ‘Era trascorso così tanto tempo. Iniziavo a pensare di non riuscire a trovare qualcuno che fosse compatibile’, disse. La DKMS, però, individuò la corrispondenza perfetta con le cellule staminali di Carsten. Le quattro settimane successive furono caratterizzate da una tempesta di test, iniezioni e dall’effettiva donazione. Carsten trovava rassicurante il fatto che la DKMS si accertasse numerose volte durante l’intero processo di come la sua volontà di donare fosse ancora ben salda, al pari di coprire interamente le spese sostenute in quanto donatore.

 

‘Ma la sensazione di poter contribuire a salvare una vita è indescrivibile. Qualche iniezione che mi ha provocato sintomi simili ad un’influenza, ed essere stato collegato ad una macchina per un paio d’ore, sono niente in confronto al pensiero di cosa implicasse il mio gesto’.

Carsten

Il giorno prima della sua grande donazione, a Carsten fu chiesto se fosse nervoso. ‘No, affatto’, rispose. ‘Ma la sensazione di poter contribuire a salvare una vita è indescrivibile. Qualche iniezione che mi ha provocato sintomi simili ad un’influenza, ed essere stato collegato ad una macchina per un paio d’ore, sono niente in confronto al pensiero di cosa implicasse il mio gesto’. Qualche giorno dopo, Carsten recuperò completamente, e vorrebbe in futuro poter incontrare il ricevente della sua donazione, se possibile. In base alle leggi tedesche ed a quelle internazionali, la DKMS permette al donatore ed al ricevente di incontrarsi trascorsi due anni dalla donazione, se entrambe le parti lo desiderano.

 

Medline è davvero orgogliosa della generosità di Carsten. La nostra compagnia supporta l’impegno di ogni dipendente volto a migliorare la qualità della vita altrui, uno sforzo completamente in linea con la mission aziendale. Carsten spera che la sua storia mostri agli altri come salvare una vita sia davvero facile, un insegnamento che lui stesso aveva in passato ricevuto.


*Il cognome di Carsten non compare per motivi di privacy.